Tengo toda la sangre a la intemperie,
respiran en mì todas las hembras
que llegaron a Amèrica.
Abro las ventanas de mi casa.
El viento del Atlàntico me golpea la cara
y preña de imàgenes
toda la sequìa de la pampa.
Y es el Tirreno y el Adriàtico y el Jònico.
Son èsas las mareas que me envuelven
y me arrojan,exhausta,
a esta costa sin playas.
Camino descalza por la casa.
Doy vuelta la cara y veo
las plantas de mis pies
sobre la tòrrida arena del desierto.
Soy tambièn una beduina nòmade
que descansa en la duna blanca de estas sàbanas
de proa al sol perenne del Mar Negro.
En esta piel que soy
llevo a Hamida y a Kamil
sobre mis pasos
por el Callejòn de los Milagros.
Soy la esposa ùnica
del daguerrotipo de un harèn.
Clamo en sumerio veneciano
el dolor de todas las mujeres
que marchan al destierro.
Y mientras vivo,voy y vengo y voy.
Toco las paredes color sepia della Via dell Tritone,
camino por las calles angostas y empedradas de
Pralboino
y vuelvo,
justo a tiempo para poner la mesa.
Ho il sangue all' intemperie
respirano in me le femmine
che arrivarono in America.
Apro le finestre di casa.
Il vento dell Atlantico batte la mia faccia
e pregna d' imagini
la siccità della pampa.
Ed è il Tirreno e l' Adriatico ed il Ionio.
Sono queste le maree che mi avvolgono
e mi scacciano esaurita
a queste costiere senza spiaggia.
Camino scalza per la casa.
Giro la faccia e guardo
le piante dei miei piedi
sulla torrida sabbia del deserto.
Sono anche una beduina nomade
che riposa sulla bianca duna di queste lenzuole
di prua al sole perenne del Mare Nero.
In questa pelle che sono
porto ad Hamida ed a Kamil
sopra i miei passi
per il Vicolo dei Miracoli.
Sono la moglie unica
del dagherrotipo de un haren.
Clamo in sumerio veneziano
il dolore delle donne
che marciano all' esilio.
E,mentre vivo,vado e torno e vado.
Tocco le pareti colore seppia della Via del Tritone,
cammino per le vie strette e lastricate di Pralboino
e torno
giusto a tempo per apparecchiare il tavolo.
Foto: Gerardo Ferrarotti
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