domingo, 30 de octubre de 2011

VI

     
      Una luna oscura me despierta

de un sueño de siglos.


      Me demoro a orillas de la sangre

para ungir con aceite

las llagas de los garibaldinos.


      Soy Le Scavi di Pompei

arrodillada ante la lava estèril del Vesubio

que devorò al ùltimo juglar de la palabra.


      Amanecen silencios.


     Busco porcelanas de seda

en las Catacumbas de San Sebastiàn.

     Soplo la niebla oval que toca los retratos.


     La gravedad de los rostros amarillos

orienta mi rezo a la deriva.


      Camina el sol por las espigas.


      Arden los quebrachos de La Forestal

para entibiar la sopa de los pobres 

hasta la boca yerta de la Patagonia.


      El grano turco espera

y se preserva del olvido.



      Una luna scura mi sveglia

di un sogno di secoli.


     Mi trattengo nell' orlo del sangue

per ungere con olio

le piaghe dei garibaldini.


     Sono Le Scavi di Pompei

inginocchiata davanti la lava sterile del Vesubio

che devorai l' ultimo giullare della parola.


     Albeggiano silenzi.


     Cerco porcellane di seta

nelle Catacombe di San Sebastiano.

Soffio la nebbia ovale che tocca i ritratti.


      La gravità dei volti gialli

orienta le mie preghiere alla deriva.


     Cammina il sole per le spighe.

Ardono i "quebrachos" della Forestal

per intiepidire la minestra dei poveri

fino la boca stecchita della Patagonia.


     Il grano turco aspetta

e si preserva dalla dimenticansa.


   

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